martedì 27 marzo 2012

Lo statuto quo nella questione del Sahara ''non è più sostenibile'' (Presidente del Parlamento europeo)



Lo statuto quo nella questione del Sahara ''non è più sostenibile'' (Presidente del Parlamento europeo)


26/03/2012



Il regolamento della questione del Sahara passa per un processo politico reciprocamente accettabile, ha affermato, domenica a Rabat, il presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz.

Il Sig. Schulz, che rispondeva allora di una conferenza stampa congiunta con il presidente della camera dei rappresentanti Karim Ghellab ad una questione sul ruolo che può svolgere il Parlamento europeo per il regolamento della questione del Sahara, ha segnalato che la chiave per la soluzione di questione non è a Bruxelles.

Non è l'Unione europea né il Parlamento europeo che risolveranno questo problema, ha sostenuto. Il Presidente del Parlamento europeo aveva affermato in un'intervista alla MAP che lo statuto quo nella questione del Sahara ''non è più sostenibile'' e che l'insieme della regione del Magreb guadagnerebbe a vedere la questione regolata nel quadro di un processo politico.

''L'UE desidera vedere giungere una soluzione concertata e reciprocamente accettabile, e sostiene interamente l'inviato personale dell'ONU Christopher Ross'', ha notato.

Il Sig. Martin Schulz ha riservato il suo primo spostamento in un paese fuori Unione europea al Marocco.

È stato ricevuto sabato da SM Re Mohammed VI ed aveva al suo programma una serie di interviste con i responsabili marocchini, fra cui il capo di governo, Adbelilah Benkirane, il ministro degli esteri Saad Dine El Otmani, come pure i presidenti della camera dei rappresentanti, Karim Ghellab, e della camera dei consulenti, Mohammed Cheikh Biadillah.





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venerdì 9 marzo 2012

I noni negoziati sul Sahara si tengono con la riaffermazione del sostegno di Washington e di Parigi al piano d'autonomia





I noni negoziati sul Sahara si tengono con la riaffermazione del sostegno di Washington e di Parigi al piano d'autonomia



09/03/2012



Quasi sette mesi dopo gli ultimi negoziati informali sul Sahara, un nuovo round riunirà dalla domenica 11 al martedì 13 marzo 2012, a Manhasset, sobborgo di New York, attorno all'inviato personale del segretario generale delle Nazioni Unite, il sig. Christopher Ross, le parti al conflitto attorno a questa vertenza artificiale.



Il nono round dei negoziati si tiene con in tessuto di fondo un sostegno consolidato e ribadito dal sostegno che porta la Francia e gli Stati Uniti al piano d'autonomia, sotto la sovranità marocchina.



Successivamente ne visita in Marocco la signora Hillary Clinton ed il sig. Alain Juppé i capi della diplomazia americana e francese hanno ribadito un sostegno chiaramente all'iniziativa marocchina d'autonomia qualificata di " seria, credibile e realistica".Il Sig. Juppé aggiunge che quest'iniziativa è la base inevitabile del negoziato per una soluzione politica definitiva alla cartella del Sahara.



Questo round si tiene anche dopo un periodo di rilancio dell'Unione maghrebina. Quale unione fa fronte, nello stesso tempo, a numerose sfide, in primo luogo la minaccia terroristica sul suo lato sud.



Il portavoce aggiunto del segretario generale aggiunge dell'ONU, Eduardo del Buey, ha indicato allora di contatti con la stampa alla sede dell'ONU a New York, soltanto durante questi negoziati, le parti, come ciò è stato deciso, approfondiranno le discussioni sulle loro proposte rispettive riguardanti un regolamento.



Discuteranno anche sulle nuove idee del segretario generale dell'ONU associate alla gestione, in particolare per quanto riguarda l'ambiente e le risorse naturali e lo sminamento, senza pregiudizio dello statuto finale del territorio.



I partecipanti a questo nono round avranno così l'occasione di esaminare lo statuto delle misure di fiducia e di discutere sui risultati dell'ultima riunione di coordinamento dell'alto commissariato delle Nazioni Unite ai profughi che ha avuto luogo i 24 e 25 gennaio a Ginevra.



Oltre al Marocco ed il Polisario, i due paesi vicini, l'Algeria e la Mauritania sono anche invitate a partecipare a questi negoziati, ha precisato il sig. Eduardo del Buey.










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lunedì 14 novembre 2011

Il rapimento di umanitari a Tindouf sottolinea " l'urgenza" di soluzione alla questione del Sahara (conferenza a Washington)



Il rapimento di umanitari a Tindouf sottolinea " l'urgenza" di soluzione alla questione del Sahara (conferenza a Washington)

11/11/2011

Il rapimento di tre lavoratori umanitari europei nei campi di Tindouf da parte di Al-Qaida in Magreb islamico (AQMI), con la complicità avverata di elementi del Polisario, sottolineano " l'urgenza" di trovare un regolamento definitivo alla questione del Sahara, hanno sottolineato partecipanti ad una conferenza organizzata mercoledì, sotto il tema: " L'impatto della caduta di Kadhafi sulla sicurezza nel Magreb ed al Sahel" , per " The Atlantic Council" , un centro prestigioso di riflessione con sede a Washington.

L'implicazione avverata di elementi del Polisario che hanno infatti " facilitato questo rapimento fornendo armi, sostegno logistico ed il passaggio attraverso i punti di controllo per il commando dell'AQMI all'origine di quest'operazione di rapimento (...) viene a ribadire, se necessario, l'urgenza di risolvere questo conflitto" , ha spiegato Edward Gabriel, ex ambasciatore americano, a questa conferenza.

Il Sig. Gabriel ha rilevato che la collusione di interessi tra alcuni membri del Polisario ed i terroristi dell'AQMI, i cartelli di droga latino-americani, i trafficanti degli armi ed altri banditi di grande cammino, mettono in pericolo la sicurezza e la stabilità della regione molto intera, che sottolinea a questo proposito l'imperativo di risolvere la questione del Sahara attraverso l'applicazione del piano marocchino d'autonomia sostenuto dall'amministrazione americana e la maggioranza dei membri del congresso americano.

Ha d'altra parte ricordato che il rapimento dei tre umanitari europei nei campi di Tindouf ha forzato l'ONU, e altre organizzazioni internazionali, a restringere le loro operazioni in questa regione a causa del clima d'insicurezza che vi regna.

Da parte sua, Roger Pena, esperto americano nelle questioni di difesa e delle relazioni internazionali, ha abbondato nello stesso senso sottolineando che questo rapimento esige l'apertura di un'indagine per mettere nudi i legami sempre più avverati tra Al-Qaeda in Magreb islamico e degli elementi del Polisario.

 " Prove che convengono tengono conto di complicità di elementi del Polisario nell'esecuzione di questo rapimento, fornendo ai rapitori armi e conducendoli verso i lavoratori umanitari" , ha sollevato il sig. Pena, anche principale consigliere del senatore democratico Kay Hagan.

 Inoltre, ha fatto osservare che gli sforzi dell'AQMI che mira a consolidare i suoi legami con Polisario " non costituiscono realmente una sorpresa" , nella misura in cui si iscrivono in destra linea delle tattiche e del modo operativo della franchigia di Al-Qaeda in Africa del nord, che ha sempre ricorso al " subcontracting" per effettuare le sue operazioni di rapimento allo scopo di riempire le sue casse.










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giovedì 3 febbraio 2011

mercoledì 6 ottobre 2010




Il figlio di Mustapha Ould Sidi Mouloud espulso della sua scuola (comitato)














Le milizie del polisario, hanno proceduto, lunedì all'espulsione del figlio del militante Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud, Mohamed (12 anni) della scuola dove studiava nei campi di Tindouf, sul territorio algerino, per avere espresso la sua preoccupazione quanto alla sorte di suo padre che rimane sconosciuto, avviso martedì un comunicato del Comitato d'azione per la liberazione di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud.






" Così, l'Algeria e le milizie del polisario non si sono accontentate di mantenere Mustapha Salma in un totale isolamento e non informare la sua famiglia di ogni notizie che lo riguarda, ma hanno deliberatamente privato un bambino innocente del suo diritto allo studio e l'hanno implicato in un conflitto politico" , indica il comitato.






Considera che questa misura inumana al contro di un bambino innocente non è che una forma di pressione e di guerra psicologica esercitata dal polisario al posto dei membri della famiglia di Mustapha Salma, che vivono nei campi di Tindouf, cosa che suscita maggiormente di preoccupazione, non soltanto sulla sorte di Mustapha Salma ma anche della sua famiglia.






Il Comitato chiama, nuovamente, l'opinione pubblica internazionale da intervenire d'urgenza presso le autorità algerine, in quanto Stato responsabile giuridicamente delle violazioni commesse sul suo territorio, per la liberazione di Mustapha Salma e per fare cessare le molestie praticate contro i membri della sua famiglia.






Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud è stato rapito il 21 settembre 2010, per la sola ragione di avere espresso la sua opinione a favore del piano d'autonomia proposta dal Marocco, come sola ed unica soluzione seria per porre fine al conflitto attorno al Sahara, ricorda il comitato.
 
 
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mercoledì 4 agosto 2010

Il piano d'autonomia al Sahara tira la sua essenza delle esperienze mondiali (giornale Giordania)

Il piano d'autonomia al Sahara tira la sua essenza delle esperienze mondiali (giornale Giordania)






 Il piano d'autonomia al Sahara presentato dal Marocco per il regolamento definitivo della questione del sahara si ispira di diverse esperienze e standard internazionali universalmente riconosciuti, ha scritto domenica il quotidiano giordano " Al Sabil".






Il Marocco, che ha scelto il decentramento da molti anni, prevede attraverso la proposta d'autonomia, di allargare e di sviluppare questo decentramento amministrativo per sedersi un decentramento politico nelle province del sud, sottolinea il giornale, sottolineando che la proposta d'autonomia prende in considerazione le specificità sociali e culturali di questa regione.






L'autonomia costituisce un'estensione dell'autodeterminazione, aggiunge il giornale, che ricorda, a questo proposito, la posizione del ex emissario onusien al sahara di Peter VanWalsum che, aveva affermato, in relazione al consiglio di sicurezza, che l'indipendenza del Sahara occidentale era un'opzione non realistica.






Il giornale ha, d'altra parte, segnalato che la proposta marocchina d'autonomia è stata accolta favorevolmente dalla Comunità internazionale tra cui alcune potenze tale gli Stati Uniti, la Francia e la Spagna, una posizione che sostiene il realismo e l'obiettività dell'iniziativa marocchina d'autonomia, tanto più della società civile è ormai più cosciente e convinto della necessità di regolare questo problema che è diventato uno dei più vecchi conflitti legati dalla guerra fredda e che ha costato caro ai popoli della regione ed alla Comunità internazionale.






" Al Sabil " ricorda che il consiglio di sicurezza ha anche salutato la proposta marocchina d'autonomia che ha qualificato come credibile, notando che in una delle risoluzioni il consiglio di sicurezza ha sottolineato l'importanza dei negoziati tra le parti e la necessità di trovare una soluzione accettabile con tutti.






Il mantenimento della tensione in questa regione vitale non è nell'interesse di nessuna parte, sottolinea il giornale, che afferma che l'opzione del regolamento pacifico e la ricerca di una soluzione realistica accettabile apre ampie prospettive in materia di coordinamento e di cooperazione e costituisce un imperativo di fronte alle sfide che confermano giorno dopo giorno che le zone di tensione e di conflitti hanno ripercussioni sociali, politiche ed economiche pericolose che oltrepassano le frontiere.






Il giornale giordano conclude che il problema del sahara ha fatto mancare numerose occasioni alla regione del Magreb ed ha avuto impatto negativo considerevole e sul processo di costruzione maghrebina ad un'epoca dove i raggruppamenti sono diventati un imperativo.










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mercoledì 29 luglio 2009

L'ambasciatore del regno del Marocco in Australia risponde al Presidente del Timor Orientale a proposito della pellicola `STOLEN'previsto al festival















L'ambasciatore del regno del Marocco in Australia risponde al Presidente del Timor Orientale a proposito della pellicola `STOLEN'previsto al festival della pellicola di Melbourne
29/07/2009

Il sig. Mohamed Mael-ainin ambasciatore della sua maestà il re in Australia ha smentito ogni simiglarità storica tra la questione del Sahara ed il combattimento del Timor Orientale per la sua indipendenza, stabilita da SE il sig. José Ramos-Horta Presidente del Timor Orientale, in una lettera inviata al redattore principale del giornale australiano "The Sydney Morning Herald".

Quest'articolo si verifica in margine della proiezione della pellicola `STOLEN', che denuncia le pratiche di schiavitù nei campi di Tindouf, al festival della pellicola di Melbourne.

Quest'articolo rientra nel quadro di una campagna di rabbia orchestrata dai tifosi dei capi del Polisario in Australia dalla proiezione della pellicola `STOLEN'al festival della pellicola di Sydney in giugno scorso.

L'ambasciatore Mohamed Mael-ainin si è immediatamente reagito a quest'allegazioni con la spedizione di una messa a punto al giornale summenzionato con il titolo `qualche volta, anche un eminente capo di stato può essere ingannato .`

Occorre ricordare che il giornale “The Sydney Morning Herald„ ha pubblicato datato 22 luglio in un articolo se il presidente José Ramos-Horta sotto il titolo `la relazione del Timor con un conflitto Sahariano'(Timor's link to a Saharan struggle).

Nel suo articolo, l'ambasciatore Mohamed Mael-ainin si è dimostrato le divergenze storiche tra il combattimento del Timor zavorra per la sua indipendenza dell'Indonesia e la regione del Sahara occidentale che non è stata mai separata del territorio del regno dallo stabilimento del Marocco nell'anno 788.

Il sig. Mohamed Mael-ainin ambasciatore della sua maestà il re in Australia si è esortato l'opinione pubblica australiana alla ricerca della verità sul conflitto del Sahara occidentale lontano da ogni propaganda oscurantistà condotta dal fronte Polisario e che coinvolge gli abitanti sahraoui circondati nei campi di Tindouf e che tendono spesso a fuorviare capi imminenti di Stato di cui il Presidente del Timor Orientale, dixit SE l'ambasciatore Mohamed Mael-ainin. Qui di fronte il testo integrale della lettera inviata da SE l'ambasciatore Mohamed MaeAlAinain:



Ambasciata del
Regno del Marocco
Kingdom of Morocco
Canberra

A VOLTE, STESSO UN EMINENTE CAPO DI STATO PUO ESSERE TRUFFATO


Da: Mohamed MAEL-AININ
AMBASCIATORE DEL REGNO DEL MAROCCO IN AUSTRALIA
SIGNOR EDITORE DI “SYDNEY MORNING HERALD”

Signor editore,

Ho letto attentamente l'articolo che ha
pubblicato il 22 luglio che corre nella rubrica “opinione”, sotto la piuma SE il presiedono JOSE RAMOS-HORTA Presidente del Timor Orientale sotto il titolo: ''Timor's link to a Saharan struggle'', e con tutto il rispetto per l'eminente personalità di sua eccellenza il Presidente RAMOS-HORTA molti affatto fondamentali nella sua opinione sono molto più una parte presa che sua eccellenza ha sviluppato durante la sua lotta per l'indipendenza del Timor Leste, al lato degli elementi che raccomandano l'indipendenza del Sahara occidentale dal 1975 in Algeria, che una realtà storica come tende a dimostrarlo lungo il suo ''articolo-opinione''.

Sua eccellenza ha colto l'occasione della proiezione della pellicola “Stolen„ a Melbourne per esprimere il suo punto di vista sul fondo della controversia attorno al Sahara occidentale. Penso come lui che questa pellicola effettivamente debba essere vista oltre al tema dell’esclavagismo che solleva. Sottolineo passando che l’esclavagismo è una pratica bandita dalla Comunità internazionale, vietata ed imbarazzata che merita rimprovero.
Non puo essere tollerata da nessuna parte ed a chiunque, anche sotto la copertura di un movimento di liberazione ed ancora meno di un movimento separatista!

La scoperta da parte dei regista della pellicola “Stolen„ della pratica del esclavagisme ai campi “del polisario„ a Tindouf in territorio che dipende dall'autorità algerina è stata secondo i regista completamente fortuiti. Non era il loro apparecchio mobile. Ma, non hanno potuto occultarlo e tacersi. Farlo per comodo ad un movimento che raccomanda la liberazione sarebbe stata per loro un lotto del silenzio di cui si sarebbero rimproverati a tutto il resto della loro vita.

La loro alta coscienza li ha guidati. Ci? costa loro obiezioni di quelli che sopportano il suddetto movimento. Che a ci? non tenga! E meglio essere criticato per avere sottolineato una verità scoperta da occasione in occasione di un lavoro

-2- da ricerca, che di inzuppare in un lotto del silenzio per timore o per comodo.

Molte verità scientifiche sono state scoperte da occasione da ricercatori diventati più tardi di notorietà internazionale. La storia abbonda di grandi pensatori che sono stati appesi per avere sottolineato su il risultato delle loro scoperte.

Oggi fuochi incrociati cercano di soffocare i registà ''di Stolen''. Alcuni non mercanteggiano sui mezzi libero di portare Fetim ed il suo coniuge dell'Algeria per smentire le loro dichiarazioni e quelle delle loro, ma senza dire certamente che i loro bambini e genitori sono conservati in ostaggi sotto vigilanza estrema nei campi o la multa del polisario è stato scoperto.

Quando sua eccellenza il Presidente RAMOS-HORTA detto all'inizio del suo articolo: ''nel quadro dell'amicizia profonda che lega il popolo di Timor e quello del Sahara occidentale, ho visitato i campi del polisario a Tindouf e nei territori liberati e non ho incontrato alcun segno di esclavagismo'', non posso impedirsi di condividervi la mia stupefazione!! Questa dichiarazione è detta con una scorrevolezza e semplicità che fanno passare senza che si renda conto il fatto che sua eccellenza era venuta a Tindouf come capo di Stato amico, accompagnato tanto dalla sicurezza del paese ospite l'Algeria, che da parte delle milizie staliniane del polisario. Immaginate con me allora quale sarebbe la sorte di chiunque oserà presentarsi dinanzi lui ed a dirgli:
''Eccellenza, sono trattato in schiavo dai vostri amici che siete venuti a sopportare, aiutate a trovare la mia libertà! ''

Al paragrafo seguente sua eccellenza tratta gli australiani di ignari della questione del Sahara rispetto al popolo del Timor, che, lui, ne conosce tutti tenendoli e risultanti! Per lui è l'Australia che riceverà lezioni di storia di questa parte del mondo, da parte del Timor leggero… e là, egli comincia la lezione:

''Timor e Sahara occidentale tutti e due sono stati colonizzati da potenze iberiche (Portogallo e Spagna…'' ma ci? che non dice, è che la Spagna dirigeva sotto lo stesso sistema di colonizzazione tre altre regioni del Marocco che lui ha riassegnato, ciascuna ad una data diversa dopo negoziati. Si tratta di:

- tutta la parte del nord del Marocco di Tetuan a Nador, nel 1956

- la zona di Tarfaya che faceva parte del Sahara occidentale nel 1958

- la zona di Sidi Ifni nel 1969

- I due presieduti marocchini di Ceuta e Melilla continuano a soffrire la colonizzazione spagnola

Ci? che sua eccellenza ha occultato anche è che il Marocco, che ha negoziato e riuscito il recupero dei territori summenzionati da parte della Spagna partita da parte, era indipendente prima della spinta coloniale della 18esimo e del 19 esimo secolo. Certamente, il Marocco ha conosciuto un protettorato franco-espagnol di 1912 al 2 marzo 1956. Ma appena dopo la fine di questa protettorato il Marocco ha iscritto all'ONU i suoi reclami su tutti i suoi territori storici che non gli erano stati riassegnati nel marzo 1956 fra cui il territorio del Sahara occidentale.

Il Presidente RAMOS-HORTA nella sua lezione di storia non ha detto soltanto dal 1956 fino al 1974, il Marocco si confrontava solo alla Spagna all'ONU a proposito del Sahara occidentale, e che questa controversia è stata portata dinanzi alla Corte internazionale di giustizia (CIJ) da parte dei due soli ''stati interessati'': il Marocco che richiedeva il territorio e la Spagna che lo colonizzava.

L'Algeria e la Mauritania che volevano interferire nella controversia dinanzi alla CIJ sono state accettate soltanto come ''parti interessate'', a causa dell'esistenza di frontiere comuni tra esse e Sahara occidentale (vedere il parere consultivo della Corte internazionale di giustizia espresso il 16 ottobre 1975.

A questa data, il polisario appena era appena nato sul territorio algerino, e non aveva ancora alcuna presenza sulla scena internazionale.

Il presidente HORTA non ha neppure detto che la questione che era posta dall'assemblea generale dell'ONU alla CIJ era:

’’’’Prima della sua colonizzazione da parte della Spagna, il territorio del Sahara occidentale, era un territorio senza padrone? E qualora non lo fosse, quali relazioni aveva con il regno del Marocco? ‘’’’

Sua eccellenza certamente non ha detto che la risposta del CIJ era:

““Prima della sua colonizzazione da parte della Spagna, Sahara occidentale non era un territorio senza padrone (terra nullius)! ‘’’’

““Prima della sua colonizzazione da parte della Spagna, Sahara occidentale aveva relazioni di fedeltà con il regno del Marocco’’’’

Ricordo qui che tutta la storia della sovranità del Marocco su tutti i suoi territori da oltre 12 secoli della sua esistenza come Stato indipendente (il Marocco è uno Stato da 788, è il primo paese a avere riconosciuto l'indipendenza degli Stati Uniti d'America come la ha affermata nel suo discorso al Cairo il Presidente OBAMA il 4 giugno 2009) si basa sul principio sacro-santo “della nazionalità„, che è del resto la sostanza anche degli argomenti degli avvocati del Marocco dinanzi alla CIJ.

Dunque, qualsiasi raffronto della cronistoria del Timor e del Sahara occidentale è nullo e non avvenuto.

I tentativi del Presidente RAMOS-HORTA di fare questo raffronto hanno per scopo principale di flirter con la sensazione d'appoggio accordata dall'Australia e gli australiani alla lotta del popolo del Timor per creare l'amalgama nei loro spiriti. E del resto per approfittare di avrà del premio Nobel RAMOS-HORTA che i detrattori della pellicola “Stolen„ che hanno l'appoggio del presidente, gli ha fatto appello in catastrofe. Ha lasciato le sue responsabilità di capo di Stato per venire a partecipare al festival della pellicola di Melbourne per dare più credibilità alle allegazioni di quelli che sopporta. E un sostegno militante. Se deve essere guerra, guerra sia!

Per tutto ci? che precede, e per molte altre ragioni storiche che lo spazio riservato a questa risposta non puo contenere, posso soltanto dire che, nonostante l'opposizione profonda di idee tra il il Presidente RAMOS-HORTA ed io stesso sulla questione del Sahara occidentale, sono invece completamente di parere con lui quando invita, verso la fine del suo articolo, tutti gli australiani a: “prendere il loro tempo bene per comprendere tutte le sfide che circondano la questione del Sahara occidentale, i tutti implorant a cercare la verità con vigilanza ed impegno, per paura che le menzogne diventino manifeste e che gli interessi stretti di alcune potenze abbiano libera corte sulle idee e sui poteri’’ intendo con ci? le allegazioni menzoniere dell'Algeria ed i suoi assistenti.

In compenso, il suo appello al resto del mondo per sostenere la separazione del Sahara occidentale del Marocco e gli epiteti di cui lo innaffia, è in contraddizione con la realtà storica, la geografia, il benessere delle popolazioni del Sahara che vi vive in modo pacifico nel quadro delle istituzioni democraticamente elette che le rappresentano al Parlamento ed al governo marocchino.

Quanto ai sahraoui che soffrono nei campi dei profughi a Tindouf in Algeria, e di cui si porta difensore, sento profondamente la loro sofferenza. Questa sofferenza è il fatto di quelli che li parcheggiano in questi campi contro il loro gradimento, conservati di qualsiasi parte in deserto pieno, per presentarle tale in una parte teatrale drammatica dinanzi ad ospiti da una propaganda menzoniera, che utilizzano il falso orchestrata dal polisario ed i suoi Assemblea, ospiti di cui a volte un eminente capo di Stato in questo caso SE il presidente RAMOS-HORTA. Mi rammarico del fondo del mio umile cuore che si sia lasciato imbarcare in tale sostegno incondizionato al quale la storia darà torto.




Fonti:

Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com

Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net

Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com

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www.sahara-developpement.com

Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
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